COVID-19: Conseguenze Psicologiche della Quarantena

02.03.2020

Molte sono le vittime del covid-19 che si sta diffondendo sempre più nel nostro paese. Per far fronte a ciò il governo ha chiesto a tutti di mettere in atto alcuni comportamenti utili a fermare il contagio, come il divieto per tutte le persone fisiche di uscire dalle proprie abitazioni, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute.

Il coronavirus causa una malattia respiratoria con sintomi quali tosse, febbre e, nei casi più gravi, polmonite ed è fortemente contagioso. La velocità di contagio del coronavirus e l'isolamento a cui stiamo andando in contro, stanno suscitando una serie di reazioni quali ansia, paura, stati depressivi, attacchi di panico, alterazioni nei ritmi sonno-veglia e nell'alimentazione, risultato di un forte disagio.

Ciò che ci viene chiesto/imposto dal governo porta ad una riorganizzazione della nostra routine e soprattutto dei rapporti con l'altro, bisogna quindi aver ben chiaro che una quarantena può avere determinati effetti nelle persone, ed ecco qui il motivo di questo articolo, far conoscere per reagire al meglio. Le conseguenze dell'isolamento possono essere pesanti e colpire diversi aree, come quella individuale, familiare, di coppia e quella sociale.


Sfera Individuale

Per quanto riguarda l'area individuale, la pandemia che stiamo vivendo e il conseguente isolamento, possono portare all'insorgenza di "paura da contagio", portando l'individuo a mettere in atto comportamenti da lui non controllabili come stati d'ansia ed attacchi di panico. 

Pensiamo a quelle persone che sono in isolamento in casa da sole, la depressione potrebbe nascere dal non sapere che fare e con chi parlare, ecco allora che non bisogna lasciarsi andare: bisogna occupare il tempo al meglio, attività fisica, la cura dell' igiene personale, creare routine funzionali per combattere gli stati depressivi e l'alterazione dei ritmi sonno-veglia. Le conseguenze possono essere drastiche e colpiscono tutte le fasce d'età: 

Infanzia: è il periodo di sviluppo più repentino, lo stare a casa potrebbe compromettere lo sviluppo della competenza sociale, i bambini che tendono ad esternare i loro sentimenti attraverso il comportamento, poterebbero diventare irrequieti, difficili da trattenere, arrabbiati, andrebbero incontro a disturbi esternalizzanti; mentre al contrario i bambini dall'indole più pacata, potrebbero chiudersi ulteriormente senza manifestare disagi o altro, andando incontro a stati depressivi e a disturbi internalizzanti.

Adolescenza: isolamento sociale, ansia, depressione, fobie, dipendenza da videogiochi o internet.

Età adulta: ansia, stati depressivi paura di perdere il lavoro.

Senilità: depressione, demenza. Abbandonati a loro stessi e logorati dalla solitudine compiono atti estremi come il suicidio.


Sfera Familiare

Chi invece ha la fortuna di stare in casa con la propria famiglia è privilegiato in quanto i vari membri si posso sostenere a vicenda, riuscendo comunque ad avere a disposizione del tempo per se durante la giornata. La presenza dell'altro può essere un'arma a doppio taglio, basti pensare alle famiglie o alle coppie con dinamiche disfunzionali al loro interno, dover stare chiusi per molto tempo con qualcuno con cui si hanno incomprensioni, può portare a liti, che possono diventare tragedie se impregnate da stress e depressione. Pensiamo inoltre a situazioni in cui vi è presente un membro della famiglia violento, quest'ultimo tenderà a scaricare il proprio disagio sull'altro più violentemente e frequentemente, ciò è ulteriormente aggravato se quest'ultimo fa uso smisurato di alcolici... Un ulteriore punto di vista sono le famiglie con al loro interno un disabile, questa solitudine può diventare insostenibile.


Sfera Sociale

Per quanto riguardaI rapporti sociali possono essere mantenuti grazie alle tecnologie, oggi possiamo dare prova di usarle ancora meglio. Possiamo usarle per fare videochiamate, ci aiuterà a ridurre il senso di isolamento sociale, o vissuti depressivi, a contrastare la noia, l'ansia e l'angoscia.

Insomma, in attesa della normalità perduta, pur distanti abbiamo modi per stare vicini. La tecnologia ci aiuta ma l'aiuto più potente, di fronte allo stress del cambiamento delle nostre routine e dei limiti imposti, è la consapevolezza di star facendo qualcosa di fondamentale per il bene della collettività, oltre che nostro.

Per andare incontro a tutte queste realtà, il Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Psicologi, ha comunicato la necessità di avviare consulenze online su tutto il territorio con la prima consulenza telefonica gratuita. 

Se pensi che la tua paura ed ansia siano eccessive e ti creano disagio, o la situazione che stai vivendo in casa è critica, non avere timore di parlarne e chiedi aiuto ad un professionista.

          Dott.ssa Dodani Irta

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